mercoledì 22 giugno 2016

Chi ben comincia #1

Bentrovati a tutti. Oggi inauguro una rubrica che ho sempre seguito su altri blog e che mi ha dato l'ispirazione per alcune letture: Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri. L'idea è di avere una cadenza settimanale, il mercoledì, o almeno di provarci.


REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Come prima puntata ho deciso di mettere l'inizio del libro che ho attualmente in lettura, non recente e di cui ho letto molti pareri positivi. Si tratta di "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole, ed. Nord.




Urbana, Illinois, USA,
5 marzo 1912

Gentile Signora,
   spero che non mi giudicherà un impudente se, con questa mia, intendo manifestarle la mia più viva ammirazione per il suo libro Da un alto nido d'aquila. Non sono un cultore della poesia, lo ammetto: è più facile sorprendermi a rileggere la mia copia malconcia di Huck Finn o una storia densa d'avventure estreme o di pericoli mortali. Eppure qualcosa nei suoi versi mi ha toccato come non accadeva da anni.
   Nell'ospedale in cui mi trovo, ho tratto più conforto dal suo libriccino che dalle infermiere, specie da quella coi baffi, identica a mio zio Phil; anche lei mi ha toccato come non accadeva da anni, però in modo assai meno esaltante. Assillo i medici perché mi lascino uscire, così da poter tornare alle mie imprese - giusto la settimana scorsa ho dipinto di blu il cavallo del rettore e avevo in animo di riservare lo stesso trattamento al suo terrier - ma, quando ho tra le mani il suo libro, sono contento di rimanere qui. Almeno finché continueranno a portarmi le gelatine di frutta.
   Molti suoi versi esortano a calpestare le paure della vita e a salire sulle vette che ci si parano davanti. Forse avrà intuito che poche cose mi sconvolgono nel profondo (a parte l'infermiera baffuta e il suo invadente termometro)... Tuttavia scrivere una lettera così, al buio, a un'autrice affermata come lei... ecco, mi sembra la cosa più audace che io abbia mai fatto. 
   Spedisco questa missiva al suo editore, a Londra, e terrò le dita incrociate nella speranza che essa giunga fino a lei. Se mai potrò ripagarla per i suoi testi così ispirati - dipingendo il cavallo di qualcuno, per esempio -, dica solo una parola e io sarò al suo servizio.
   Con sconfinata ammirazione, 

DAVID GRAHAM


Che ne pensate? Io dopo questa prima lettera già ho adorato David e ho avuto voglia di sapere come si sarebbe evoluto un rapporto di corrispondenza in un'epoca in cui comunicare non era così semplice. L'avete letto? Se sì, vi è piaciuto? Se no, vi ispira? 




12 commenti:

  1. Penso che mi viene voglia di leggerlo!
    Ciao da Lea

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    1. Che bello! A me sta piacendo molto. E c'è pure un berretto in copertina così posso utilizzarlo come obiettivo challange

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    2. Ciao Chiara <3
      Anch'io ho sullo scaffale questo libro e ora che mi hai fatto notare come inizia è aumentata la mia voglka di leggerlo! A breve lo comincerò :3
      xoxo

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  2. L'inizio è decisamente carino e anche David non sembra di meno!

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  3. Buongiorno chiara. Questo libro ce l'ho. Non mi resta che leggerlo

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  4. Buongiorno chiara. Questo libro ce l'ho. Non mi resta che leggerlo

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  5. Grazie Maria! David ti somiglia? Combini guai anche tu?

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  6. Wow! Bello questo inizio! Ma sai che mi ero completamente dimenticata di questo libro? Anch'io avevo letto molti pareri entusiasti. Naturalmente aspetto la tua recensione per aggiungerlo alla lista.

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