giovedì 13 luglio 2017

Lettura di gruppo "Black Friars - L'ordine della Croce" di Virginia De Winter - Capitoli 50-fine


Riassunto tappe precedenti:
- Presentazione qui;
- Capitoli da 1 a 7 qui;
- Capitoli da 8 a 14 qui;
- Capitoli da 15 a 21 qui;
- Capitoli da 22 a 28 qui;
- Capitoli da 29 a 35 qui;
- Capitoli da 36 a 42 qui;
- Capitoli da 43 a 49 qui.

Autrice: Virginia De Winter
Titolo: Black Friars. L'ordine della Croce
Editore: Fazi Editore (Lain)
Data di pubblicazione: 11 luglio 2013
Pagine: 517

Trama:
La leggenda vuole che, quando anche il Settimo Cavaliere dell’Ordine della Croce si sarà risvegliato, avrà il compito di chiudere le porte di questo mondo perché sarà ormai distrutto dal male.
La Vecchia Capitale non ha pace. Scossa dai tumulti del Presidio, avvelenata dai malefici di Belladore de Lanchale, l’antica città dovrà ora affrontare un nemico senza eguali. L’ultima erede della dinastia Blackmore, garante della tregua con le creature del Presidio, è stata ritrovata, ma le malvagie entità accetteranno che sia proprio la giovane Sophia a custodire un armistizio suggellato dalla sua antenata migliaia di anni prima? Le forze del male hanno destato dal suo riposo l’Ordine della Croce e i cavalieri sono pronti a imbracciare le mitologiche spade per difendere il genere umano dalla minaccia delle nebbie demoniache. Intanto, ancora ignara del pericolo, Eloise Weiss è alle prese con il misterioso ritrovamento dello scheletro di uno studente dell’Università. Questa volta i suoi poteri di Evocatrice sono vani, ma grazie alle sole conoscenze mediche giunge a una verità inquietante: le ossa rinvenute sono le chiavi di uno scrigno che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale, segreti di personaggi potenti disposti a tutto perché non siano svelati. Eppure, come in un labirinto di delitti e apparizioni dal passato, ogni filo di questa storia passionale e avvincente sembra destinato a ricongiungersi. Virginia de Winter chiude la serie culto Black Friars con una giostra di rocambolesche avventure cappa e spada, di potenti cavalieri e coraggiose eroine che rischieranno tutto per compiere il loro destino.


Premessa: Questo post contiene SPOILER! Non posso non raccontare cosa succede quindi se non siete ancora arrivati a questo punto fate attenzione.

Commento ai capitoli da 50 alla fine


Eccoci qui, siamo arrivati all'ultima parte dell'ultimo libro. Non volevo leggerla, non volevo
assolutamente finire questa serie.
Iniziamo subito in grande stile, con Ross e Stephen che portano a Verdenne il necromante che stavano cercando, che mette così fine alle rimostranze di Heric Stuart.
"Sono Vir Nevius, sommo sacerdote della Madre Terra, ceduto dal Granduca di Navalle al servizio di Sua Eminenza il Cardinale de Plessy con l'ordine di obbedire a ogni suo ordine".
Dalla sua testimonianza ricostruiscono l'accaduto, già scoperto dai nostri scholares. Il Granduca di Navalle aveva bisogno di insabbiare un omicidio (la scatola musicale) allora ha chiesto aiuto a de Plessy che con l'aiuto di Belladore ha usato il demone del presidio. In cambio ha ottenuto i servizi del necromante e sappiamo tutti come li ha usati.
Si preparano tutti alla guerra imminente, ma Axel non vuole portare le sue truppe nella Vecchia Capitale perché ormai è invasa dal presidio e vuole evitare una strage come è successo ai tempi della rivolta. Però non può stare lontano da Eloise quindi cede il comando a Jordan e riveste i panni del bandito. Jordan in questo libro ha sempre più il piglio regale, le sue responsabilità aumentano e lui sa benissimo come gestirle!
Sophia intanto riceve la chiamata del cardinale tramite lo scettro e si fa portare da Eloise. Sa che è l'unica che può far tornare il presidio rinchiuso, tramite la spada dei Blackmore, ma sa anche che questo può costarle la vita. E' pronta però al sacrificio.
I piccoli rampolli crescono qui, ognuno non si tira indietro di fronte alle responsabilità derivanti dal  proprio lignaggio, anzi si spingono al massimo. Che emozioni i vari abbracci fra Sophie e Gabriel, Eloise, Julian, Jerome ecc. Ognuno risponde al proprio ruolo, fa il proprio dovere.
Ogni tassello va a posto e tutti hanno un compito da portare a termine.
Ovviamente andare dai frati neri non sarà una passeggiata, ogni creatura tenta di uccidere sia Sophia che Eloise. La prima per impedire di rinchiudere il presidio ed estinguere la discendenza Blackmore, la seconda perché è l'unica con un potere sulle creature demoniache ancora maggiore di quello del Cardinale.
C'è la scena bellissima della resa dei conti fra Axel e Vargas, con spettatori Eloise e Ashton che pur di salvare la sua ragazzina umana si espone alla resa dei conti.
Intanto il male generato dallo sconfinamento del presidio ha risvegliato anche altri cavalieri della Croce: Jerome, Alexandria e Jordan che insieme a Ned, Gabriel e Julian sono arrivati a sei, il limite prima dell'apocalisse.
"Quando tutti e sette i cavalieri avranno ricevuto le armi dei Fondatori, l'ultimo chiuderà le porte su questo mondo ormai distrutto".
Sono davvero dei momenti in cui il fiato viene trattenuto, un susseguirsi di vicende che fanno stare all'erta e con ansia. Mi sono mangiata le unghie leggendo, nonostante per me questa sia una rilettura e quindi sapessi già l'esito finale.
 Sophia intanto scopre che la famosa spada è solo una metafora, Lasaire le spiega che in realtà l'antica
Dea Rose di Blackmore attraverso di lei, usata come spada, può rinchiudere il presidio.
Intanto il Cardinale con una trappola riesce a rapire Sophia e Cain e a soggiogarli al potere dello scettro. Ma la ragazza, in un momento di distrazione del suo aguzzino invoca la sua antenata che compie, di nuovo, la magia.
Si narrava infatti che quando il mondo fosse stato di nuovo in grave pericolo, Rosalienne di Blackmore, la Dea del Vento, si sarebbe risvegliata dal suo sonno eterno e di nuovo avrebbe usato la spada di Blackmore per respingere il Presidio oltre la soglia dei suoi confini.
Il Presidio quindi è di nuovo sotto controllo, ma come punizione per aver infranto la tregua, non potrà uscire dai suoi confini per mille e mille anni.
Finisce quindi la storia, con Sophia di nuovo sorridente accanto a Cain e fra le braccia di Gabriel, Bryce di nuovo in punto di morte, Gilbert che tormenta Lara e Stephen che con l'aiuto di Christabel recupera l'imitazione della spada. Tutto nella norma insomma.
E' un epilogo così perfetto che ero quasi commossa. Spero con tutto il cuore di leggere altro ambientato in questo meraviglioso mondo, anche novelle, potrei andare avanti ancora per molto. Già mi manca.

E ora la domanda. Nel gruppo facebook dove abbiamo discusso man mano i vari pezzi, la fan più fedele è stata Cinzia. Mi sembra quindi doveroso fare l'ultima domanda a lei:
Domanda: Siamo arrivati alla fine della Croce, che conclude la serie. Cosa diresti a una persona che non la conosce per consigliarne la lettura?
Risposta: Vorrei premettere che non ho il dono della persuasione. Quello che mi sento di dire è di leggere questa saga quando ci si sente pronti per poterla amare come la amo io, cioè alla follia! Quindi forse potrebbe essere utile raccontare il mio approccio a Black Friars. Quando ho sentito parlare di questa saga fuori dal comune mi sono sentita “chiamata” , proprio come Ashton da Eloise. Ho seguito l’istinto e acquistato tutti i libri in cartaceo iniziando la lettura con aspettative altissime. Aspettative che, per quanto fossero elevate , sono state addirittura superate e di molto…roba da non crederci! Ho provato da subito un attaccamento morboso per lo stile di scrittura, che tutti giudicano ridondante di descrizioni, cosa che invece io ho AMATO ALLA FOLLIA. Così ho cominciato a ricercare sul web e su facebook immagini e gruppi che parlassero di BF e mi sono imbattuta nel gruppo di lettura che ancora raccoglieva adesioni. Ho dato il mio nominativo e per quando è partito l’evento avevo già terminato la mia prima lettura della Spada e mi accingevo alla rilettura immediata, che si è trasformata in terza lettura immediata, perché non sono riuscita a rispettare i paletti imposti. E così il tutto è proseguito fino ad oggi. Se penso che questo evento è ormai giunto al termine, mi intristisco, ma ora ho la possibilità di leggere altro di Virginia De Winter che ho conosciuto solo con BF e ora non vedo l’ora di approfondire la sua conoscenza con altri romanzi. Sono sicura che, come è successo per l’inizio di questa avventura, anche gli altri suoi lavori sono sublimi…ho grandi aspettative : ANCORA!!! Ma parliamo di BLACK FRIARS…sono senza parole! Nel senso più positivo del termine, perché è talmente bello che non mi so spiegare (purtroppo non sono Virginia). E’ come quando rimani incantato a osservare un paesaggio che ti cattura completamente , ma ciò che riesci a fare è soltanto rimanere a bocca aperta per lo stupore e col cuore che palpita per le emozioni che tale paesaggio ti suscita. A proposito di palpitazioni: non so dirvi quante volte ho rischiato di chiamare mio marito Axel…ed ho detto tutto!!! Questo è un romanzo che dire fantasy è riduttivo, che dire bello è un’offesa…è la storia più completa che ci possa essere: amore ,fratellanza, mistero, intrighi, suspence ,demoni, vampiri favole, luoghi e personaggi ben descritti e molto molto di più. In tutti i libri che ho letto finora MAI, e dico MAI, ho amato i personaggi secondari quasi quanto quelli principali. Tanto da desiderare di poter leggere di loro. Questa, secondo me, potrebbe essere ,autrice permettendo, una di quelle saghe lunghissime di cui io acquisterei ad occhi chiusi tutti i volumi. Alla domanda :” cosa ti è piaciuto di più?” . Io non posso che rispondere TUTTO. Posto d’onore spetta alla Spada che mi ha fatto conoscere questo mondo in cui vorrei perdermi. Una nota positiva merita lo stile poetico , che sicuramente rallenta la lettura, ma è anche quello che io ho amato. Mi sono anche posta la domanda: cosa ti piace di più la storia o questi intermezzi descrittivi? Non voglio e non posso scegliere. “ Esisteva da sempre un senso di appartenenza della notte al sogno-quella corrispondenza perfetta tra il buio e le immagini più dolci, la mente libera di riempire ciò che gli occhi non potevano vedere, e il desiderio che provavano l’uno per l’altra era il sole che inseguiva per tutto il giorno il profilo dell’orizzonte fino a perdersi dietro di esso” Ecco…ora ho vogli di rileggerlo…rinchiudetemi! Questi libri hanno e avranno sempre un posto speciale nel mio cuore e nella mia libreria. Apprezzo molto l’autrice, si percepisce che è molto riservata e mai incline ai litigi e pettegolezzi tra autrici che imperversano sui social. Mi piacerebbe tanto conoscerla. Non posso che concludere dicendo: se volete una storia fuori dal comune, una storia d’amore da batticuore, unire al piacere della lettura anche una sana lezione di italiano e soprattutto se volete DI PIU’ LEGGETE BLACK FRIARS non ve ne pentirete. Cinzia

Io vi do appuntamento il prossimo giovedì per la recensione, non riesco ad abbandonare questo giorno come Black Friars. Infatti io e Alice abbiamo altri progetti, rimanete sintonizzati.


4 commenti:

  1. Mamma che emozione arrivare alla fine di questo viaggio... Grazie Chiara! E grazie a tutte le ragazze del gruppo di lettura. ♥

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  2. È stato bellissimo per la lettura e per le amicizie nate durante questo periodo. GRAZIE

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